mercoledì 6 giugno 2012

Che botta ...

Questa ve la devo raccontare.
A pranzo evito di mangiare in mensa perchè ritengo di meritare di meglio - almeno per un'ora al giorno - che vedere le facce di quella concentrazione di stronzi quali capi e colleghi (nella realtà siamo circa 250 anime) e quindi vado nel bar della stazione metro - luogo che di quei 250 sopradetti nessuno si fila perchè non abbastanza in "tono" e quindi voilà ... ecchime lì
La quotidianità fa sì che ormai i baristi sappiamo i miei gusti in tema di cibo e bevande, poi non c'è ressa nè fretta per sedere altra gente ai tavoli, insomma un posto abbastanza rilassante.
Stavo bevendo il caffè e .... bamme ... avete presente quando un piccione sbatte contro un  vetro, il rumore che produce?
Ecco, voi direte: in metro non ci sono i piccioni, giusto, ma la gente ha raggiunto soglie di "fuori di testa" che si fa fatica a credere ai propri occhi.
Un tizio al cellulare con tanto di auricolare pretendeva di entrare nel bar dalla vetrata senza passare dalla porta ... la vetrata ha retto al colpo, forse la sua testa meno ...
Morale: una grande impronta di testata su questa finestra e una grande botta sulla fronte ...



Stasera, invece, appena appoggiate le mie stanche membra sul divano, sì quello della sera scorsa che si muoveva da solo ..., al telefono con mio papà suona il campanello
Mi sembra strano perchè non suona mai se non quando passa qualche ambulante, qualche testimone di geoa, oppure quel gran figo del quinto piano che viene a raccattare sui miei fili da stendere le intimità della compagna ( che a detta del gobbo è altrettanto figa quanto io considero lui ) ma niente di questo ... era la vicina di pianerottolo che piena di energia mi dice di aver ottenuto il trasferimento che tanto aspettava
Beata lei, le faccio i complimenti, mi scuso ma sono al telefono ...
Viene da pensare che in un momento schifoso come questo che sembra ormai andare avanti da anni, qualcuno gioisca ancora per un cambio di luogo di lavoro ... che poi si rileva essere un proprio desiderio esaudito
Anche il gobbo di famiglia fa parte di quella mimina parte di essere viventi che oggi si alza al mattino contento del suo lavoro, certo ha fatto la gavetta ed è arrivato abbastanza in alto sulla scala (ma non abbastanza a suo dire perchè io possa licenziarmi e dedicarmi ai miei hobbies), ecco a differenza della sottoscritta che proprio non ne può più ... almeno loro sono contenti
Domani è giovedì ...



Nessun commento:

Posta un commento