giovedì 26 maggio 2011

Pensiero del giovedì


Fai conto di essere una maratoneta. Stai correndo con i tuoi amici e le tue amiche. A un certo punto capisci di avere una buona gamba, un bel passo, di poter andare più veloce, e allora decidi di seguire questa tua forza. Di convertirti al tuo talento. Dopo un po' che corri, ti accorgi di aver staccato il gruppo. Ti giri e ti scopri sola. Loro sono indietro, tutti insieme che ridono, e tu sei sola con te stessa. Siccome non riesci a reggere questa solitudine, rallenti finché il gruppo ti raggiunge e, negando il tuo talento, fingi di essere come loro. Rimani nel gruppo. Ma tu non sei così, non sei come loro. Infatti anche lì in mezzo ti senti comunque sola
Aforisimi di Fabio Volo

martedì 17 maggio 2011


Spesso dicevo che la vita era uno schifo.
Anche quella frase mi stava fregando, perché avrei dovuto dire:
‘La mia vita è uno schifo’.
Allora, magari avrei iniziato a chiedermi se potevo fare qualcosa per cambiarla.
Se era tutta colpa del destino, del caso, della sfortuna, o se invece anch’io ne ero colpevole. Perché dire che la vita fa schifo è come dire
che non c’è niente che si possa fare.
Che bisogna accettarlo come un dato di fatto imprescindibile.
Fortuna che poi ho cambiato idea.
Fortuna che ho capito che la mia vita ha un valore e quel valore
glielo do io con le mie scelte e con il coraggio delle mie decisioni.
Ho imparato a pormi una domanda ogni sera prima di addormentarmi:
cosa hai fatto oggi per realizzare il tuo sogno, la tua libertà?
Alla seconda sera in cui mi sono risposto: ‘Niente’,
ho capito quanto in fondo una parte del problema fossi io.
Quindi, o smettevo di lamentarmi o iniziavo a darmi da fare.
Fabio Volo, da "E' una Vita che ti Aspetto"

martedì 10 maggio 2011


sono stanca di dover essere sempre io a chiamare uno e l'altro, a chiedere come stai, come vai, cosa fai, quando ci vediamo
sono stanca di essere considerata sempre una vecchia gemma che è meglio eliminare che tenere in considerazione solo per il fatto che sei vecchia e che puoi saperne un tanticchio di più di chi comanda
sono stanca di essere presa per il fondello e passare da scema
sono stanca di sentirmi un pò una perdente
sono stanca di vedere grigio nero
sono stanca di aver mal di denti e male alle gengive
sono stanca di berlusconi e dei suoi seguaci che crescono in maniera esponenziale giorno dopo giorno
sono stanca di essere una donna mediocre che non riesce a fare qualcosa di originale
sono stanca di essere una pendolare e di fare una vita appesa ad un pendolo
sono stanca di assistere ad un asilo stile mariuccia popolato da quarantenni e oltre
è tardi, sono stanca

domenica 8 maggio 2011

Auguri Mamma


anche se sono un pò lontana, ti penso e ti voglio bene

ciao!

domenica 1 maggio 2011

Festa dei lavoratori


Proprio perchè oggi pare apparentemente che nessuno debba lavorare, ho iniziato a lavare tende e tendoni data la presenza del sole nel cielo mattutino; sì perchè al paesello sito sul dorso di un cammello (nel senso che è tutto in salita e poca pianura) il tempo è volubile (mentre scrivo - pomeriggio inoltrato - è nuvoloso con pioggiarellina) poi li ho diligentemente stirati e il gobbo ha dato il meglio offrendosi di salire sulla scala per rimetterli ordine
Poi tra una cosa e l'altra si è preparata una valigia con destinazione UAE
poi mi sono rifatta il colore ai capelli
poi sto pensando a cosa preparare per cena e credo che il pizzaiolo stasera ci preparerà pizze sfiziose
ecco per ora la giornata non è conclusa ma sono un pochino stanca; domani rincomincia il solito su e giù, i soliti casini, i soliti scazzi