giovedì 5 novembre 2020

Lock down atto secondo - autunno 2020

 È ufficiale: alle 22 di questa sera è in vigore il secondo lock down dell’anno che vede in testa di chiusure piemonte Lombardia Veneto Campania e un’altra regione che non ricordo.

Ma non abbiamo imparato niente da marzo ad oggi se siamo di nuovo punto a capo con un numero di contagi che oggi tocca quota 35000. Ma siamo italiani anarchici e ce ne fottiamo allegramente delle regole del rispetto e di tutto quanto non faccia al nostro personale benessere, quindi eccoci ancora in Smart working, confinati nei limiti comunali e chiuse le regioni rosse, punto. Ma andrà tutto bene. Strano oggi non l’ho visto scritto ancora da nessuna parte, forse non ci si crede poi così tanto.

Di cose comunque brutte ne sono successe senza che il COVID 19 si impegnasse troppo: un femore rotto per una caduta da una bici da corsa, l’emozione di un intervento in solitaria con assistente solo di persone specializzate e nessun familiare intorno perché il COVID non ammette intrusi. Poi mettici anche la programmazione di un intervento ad una gamba per rimozione di un fibrolipoma  che cresce comodamente tra un muscolo e l’altro ma cosa vuoi ora c’è il COVID e se ne parlerà per gennaio.

Poi succede che il quadro cardiovascolare già compromesso per i suoi 34 anni di cuci e toppa all’improvviso decida di essere quasi arrivato ad ascoltare il canto 🎵 del cigno 🦢 e così ti ritrovi a sperimentare nuovamente la solitudine e il caos di un pronto soccorso ai tempi COVID 😷 sperando nella negatività di un tampone e così sei in terapia intensiva a sperimentare un nuovo farmaco sperando che dia una botta di vita al tuo cuore 💔 stancamente provato.

Ecco così ha inizio una seconda epoca e speri di uscirne vivo, solo questo e per ora mi pare sia davvero una grande aspettativa ma dentro sei vuoto come il buco di una ciambella 🍩 

domenica 12 aprile 2020

La vita ai tempi del Coronavirus - parte 3

Oggi è Pasqua.
In tempi normali saremmo andati nella casa di campagna nell’astigiano che ci avrebbe visto come sempre impegnati in grigliate di carne bruschette e buon vino piemontese. Ma oggi è stata una giornata diversa dalla tradizione. All’ora dell’aperitivo suonano alla porta e i vicini di pianerottolo e del piano superiore si sono presentati c on due calici di vino a bianco per brindare... sono stata colta di sorpresa non sapevo se dire no grazie perché la paura prendeva il sopravvento o essere razionale e dirmi va bene un bicchiere e una tartina non ammazzano nessuno. Siamo tutti in casa da almeno 40 giorni e allora mi sono rilassata e ho benvenuto questo vino fresco  che per un momento mi ha fatto stare bene. Ci siamo scambiati i piatti cucinati e abbiamo condiviso un pezzo di torta e di colomba, il caffè e l’amaro e poi ognuno nelle proprie case e sulle scale è ritornato il silenzio.
Ho riflettuto un momento e sono giunta alla conclusione che il Covid 19 oggi mi ha fatto vedere che a volte non sempre quello che ci pare indifferente è la visione giusta. Ho condiviso un’ora con persone che a malapena ci si saluta sulle scale in tempi normali e ho imparato a conoscere pensieri e opinioni personali che non mi sarebbe importato di ascoltare. Ho visto persone che si sono rilassate mentre bevevano un bicchiere di vino e raccontavano fatti propri, ho ascoltato anziani ricordare delle persone che erano vissute in questo condominio, quante cosa questo Covid 19 oggi mi ha permesso di vivere.
Ero lontana dagli affetti famigliari ma la tecnologia in qualche modo aiuta a spezzare un po’ questo vuoto.
È sera, Pasqua sta finendo, quella del 2020, quella che ci ha diviso ma che anche ci ha permesso di vedere un momento di vita con occhi diversi, dando quel senso di appartenenza ad una comunità a cui credevo di non appartenere.
Domani, pasquetta, condivideremo ancora piatti e vino e dolci non sarà come essere in famiglia, quella di appartenenza anagrafica, ma sarò insieme a persone che in qualche modo mi sono vicine
Credo, meglio sento, questa pandemia in qualche modo mi ha cambiata, non solo stravolgendo la consuetudine di cui ero vittima consapevole fino al 21 febbraio, ma anche un po’ umanamente e nei rapporti con il prossimo 💕

giovedì 19 marzo 2020

La vita ai tempi del coronavirus - parte 2

Oggi è la festa del papà, ricorrenza che in tempi normali avrebbe avuto grandi spazi su tutti i social, in televisione non fosse altro per la pubblicità, evento che avrebbe fatto girare un tanticchio la nostra povera economia. Invece oggi viviamo come se fossimo in guerra, non perchè io abbia vissuto in epoca di conflitti mondiali, ma avendo una passione "storica" ho visto film, letto libri su quanto accaduto negli anni addietro.
La situazione italiana oggi è surreale, si muore in casa da soli, si muore in rianimazione da soli se non con i medici che fino alla fine hanno cercato di tenerci in vita. Ma il popolo italiano è per definizione anarchico e non è abituato ad obbedire a delle richieste fatte in lingua semplice che è quella di rimanere a casa sul divano, guardando la televisione, e aspettare che questa pandemia abbia fine. No, il popolo italiano è più furbo degli altri umani e allora si inventa qualsiasi cosa per uscire di casa, nonostante i divieti assoluti e così invece di migliorare la situazione peggiora e il virus guadagna strada senza fermarsi e miete circa 350 morti al giorno.
E allora sì che il presidente del consiglio, avvocato Conte, decide che per far capire le cose semplici serve l'esercito a questo popolo anarchico e forse solo così tra due mesi potremo riprendere in mano la nostra vita se saremo ancora vivi.
Ma in questa pandemia emergono tante cose negative del nostro paese: una su tutte riguarda i tagli alla sanità fatti in passato dalle varie fazioni politiche, oggi evidenziano che con le sole risorse disponibili (peraltro anche contagiate) pur avendo a disposizione macchinari per le rianimazioni non c'è personale per farle funzionare, allora il destino dei contagiati è segnato e non certo verso la guarigione.
Ma quello che proprio non mi va è chiedermi perchè il popolo non vuole capire, non ascolta quanto viene chiesto, in Cina - noto paese per la non democrazia e la totale mancanza di libero arbitrio - è stato ampiamente dimostrato che ove uno solo comanda, tutti eseguono, qualcuno dissente e viene fucilato per aver evaso le zone rosse contagiate- e dopo 40 giorni di quarantena dove tutti rispettano le regole - escono vittoriosi dall'aver sconfitto un virus che la fa da padrone sul mondo intero.
Allora dico, viva l'esercito, viva la forza per far rispettare la vita che non tutti rispettano.
Il popolo italiano non sa apprezzare lo sforzo sovraumano di tutti i medici, infermieri, operatori sanitari che da un mese stanno facendo per mantenerci in vita, il popolo italiano si riscopre improvvisamente salutista e va a correre al parco, porta a spasso il cane 4 volte al giorno, ogni scusa è buona per scavalcare il divieto di stare in casa.
Allora dico ancora una volta, viva l'Esercito che avanza e facci capire che la nostra libertà ora non è più libertà, ma un modo per condannare a morte chi è ancora sano e che per la stupidità di tanti altri si viene destinati ad essere un contagiato con poche speranze di sopravvienza.
Buon giovedì 19 marzo!


mercoledì 4 marzo 2020

La vita ai tempi del coronovirus

Ecco, così come nei migliori film la vita quotidiana nel giro di un weekend cambia e non siamo preparati a questa cosa che così velocemente senza controllo sta mettendo tutto il mondo in ginocchio; fino a quando il virus veleggiava dall'altra parte del mondo a pochi interessava, quando poi si è capito tra un sabato e domenica che invece gli italiani girano il mondo in tutta la sua tondità allora si sono drizzate le antenne e si è cercato di capire che cosa sia questo covid-19, che vita propria ha, come si propaga e soprattutto come si fa a non essere contagiati.
Pendolare da 28 anni passo la mia vita in metropolitana un'ora al giorno e la cosa oggi mi destabilizza un tanticchio, sembro ipocondriaca, ma non posso non pensare di essere un ipotetico "untore" apparentemente sano.
Motivo per il quale apprezzo da 12 giorni lo smart working che devo dire è una grande bella cosa, certo lavori senza interruzioni, senza cazzeggi, ma comunque posso fare anche un paio di cose in casa.
No non esco se non sul balcone ad ammirare le mie piante e il roseto che sembra non sappiano cosa stia succedendo nell'aria e la natura è magnifica: i primi boccioli sulle rose, le foglie nuove sui gelsomini, ecco un segno che nonostante tutto quello che ci circonda oggi la vita va avanti, sempre.
Ho smesso di ascoltare i telegiornali perchè la conta dei contagiati è uno stillicidio senza fine, umani confinati nelle red zone, gente che "evade" dal confinamento e mette così in pericolo altri esseri, ergo è la favola del cane che si morde la coda: ci sarà un fine?
Ecco che a Milano si impara a fare a meno degli happy hour, a usare skype per ogni cosa, a usare strumenti di lavoro che non si pensava esistessero e così la vita prosegue nella totale incertezza, nello stato d'animo di non avere i sintomi che tanto fanno paura, ergo febbriciattola e tosse, perchè la coda ai pronto soccorsi è davvero lunga, così come nelle farmacie alla ricerca di un hand made per le mani, (amuchina gel è introvabile) e mascherine ...
ecco pare tutto uno scenario da film, tanto per dirne uno, "Virus letale" con Dustin Hoffman, che poi alla fine si trova l'antidoto e tutti tornano a sorridere
Ma oggi siamo ancora lontani da questo finale, e non ho voglia di sorridere😷😷




venerdì 20 settembre 2019

Rieccomi

Dopo anni riprendo a scrivere su queste pagine
è strano rileggere quanto ho scritto e vedere che in qualche modo qualcuno è passato e ha gettato un'occhiata
in verità ho provato ad accedere un paio di volte ma con l'età he avanza ho scordato di scrivere da qualche parte le password di accesso e oggi, come per incanto, sono tornate alla luce e allora tanto vale vedere se tutto funziona ancora e così pare !
in questi anni non sono successe cose o eventi eclatanti ma sono un pò cambiata io
forse per qualcuno sembro più matura per altri meno giovane io mi sento non proprio al passo con questo mondo nel quale non mi ci ritrovo più
la gente sembra essere spaventata, incazzata con tutti, non più tollerante
Ah beh, è vero una novità c'è: ho cambiato sede di lavoro, non per volontà, ma perchè il management ha pensato in grande con la mia salute.
Il disagio è notevole e non è sicuramente stata una soluzione migliorativa quanto alla qualità già provata di vita da pendolare e non so davvero se riesco a reggere, in fondo sono diversamente giovane 😅
Ecco, come dire, vivo day by day e mi sento un pò un'automa confusa e non troppo felice



lunedì 25 maggio 2015

Any good news?

Eccome no?!
alla metà di aprile mi sono guadagnata un'ingessatura al piede perchè camminavo di fretta ...
e a dirla tutta un pò di riposo a casa ci stava bene; l'esperienza dell'ingessatura è stata un pò traumatica realizzare di non potersi muovere come ti pare e girare su una sedia a rotelle non è facilissimo ma a tutto si fa l'abitudine quindi ... poco male
Un periodo  anche per riprendere fiato da eventi traumatici dello scorso anno e che mi han fatto apprezzare il fatto di stare fuori dal giro per un discreto numero di giorni .. aiuta allo spirito si soprattutto a quello
e poi chissà ... ho la presunzione di credere che han avuto modo di apprezzare anche il mio lavoro, per il quale nessuno mai ringrazia
ho ricevuto messaggi di persone che credevo di non sentire e non ho sentito altre che credevo lo facessero .. ma oggi come non mai sono convinta che il TEMPO sia veramente il miglior medico di tutto e di tutti
questo periodo mi ha permesso anche di godermi la compagnia dei miei genitori che si sono ritrovati a vivere con noi per un pò e non accadeva dai tempi del 1998 ... anno anche quello infausto
Anche il gobbo il famiglia si è preso cura di me in maniera amorevole e coccolosa!
E poi ho fatto io per lui Candy Candy per la sua operazione ....
mese intenso questo .. speriamo finisca bene!
devo ritornare alla vita lavorativa ma ci torno con un altro spirito ... su quella famosa riva mi ci sono assentata per un pò e so che presto passeranno i cadaveri peggiori - anche se non c'è limite al peggio - ma è ora che il marcio si levi di torno ... puzza e a me la puzza non piace 
mi piace il profumo di gelsomino 


sabato 11 aprile 2015

Juventus Stadium

Ebbene sì, io tifosa all'acqua di rosa torinista ho accompagnato il gobbo di famiglia alla partita Juve-Empoli
In una serata fredda e poi piovosa, circondata da 40000 persone che all'inno gobbo si sono alzati in piedi e cantano a pieni polmoni una canzone senza senso ... mah
nel frattempo realizzo di aver sbagliato ad indossare le scarpe, al posto delle Tod's avrei dovuto mettere le Timberland chiuse perchè il freddo inizia a farsi sentire ... fermi e in attesa di un nuovo goal, neanche mi cambiasse la vita ... penso che se mai dovessi vedere altra partita sarà nel pomeriggio e possibilmente a maggio ...
Rimango convinta e sono solidale con Edo che San Siro sia un bel campo ma soprattutto la tifoseria rossonera è stata di gran lunga migliore rispetto a quella gobba!
 ho fatto un regalo di compleanno decisamente gradito!
che altro?!
nulla, niente, solito tutto, malesseri a parte, la mia nutrizionista ed io stiamo facendo un buon lavoro e la meta che mi sono preposta si avvicina .. non tanto perchè devo rinunciare a mangiare cose che mi piacciono quanto devo mangiare svegliando il metabolismo che pare stia facendo dei grandi sonni tranquilli!
va beh, ci sono cose peggiori, credo :-)

domenica 15 febbraio 2015

Pensieri e parole

Pensieri tanti
parole poche
tutto è così scontato, così consueto, così silenzioso
Il tempo va veloce e non torna nè si gira indietro e non aspetta niente e nessuno
Il pc di casa è defunto, ecco la novità di questi mesi
Il capo è morto di cancro e dopo anni di lavoro lascia sì un vuoto ma nessuno sembra accorgersene
Vorrei ma non posso
Amici che non ci sono più e che mancano
Amici che non senti da parecchio e che mancano
Pensieri e parole