lunedì 8 aprile 2013

Me stà a cojonà?

Stasera di ritorno da Milano ricordo al gobbo che devo andare a ritirare il giaccone lasciato in deposito per la cucitura di bottoni e così sotto la pioggia battente di un aprile schifoso ci avventuriamo all'Iperal locale
facciamo tutto abbastanza velocemente, quando sulla discesa delle scale mobili suona il suo cellulare ... E' Crescere Insieme, (è ora di fare nomi e cognoni .. mi sono rotta veramente i cabasisi) sì sì quell'ente che apparentemente si occupa di adozioni internazionali e che per i nuovi - per brevità - allego il link di tutta la nostra storia e già il sangue come per i passati sette anni mi gira al contrario ...
Sono ancora talmente incazzata dopo due anni dal rientro da Taskent che per la successiva mezz'ora ascolto il gobbo che con determinazione e senza mai troppo perdere la pazienza riassume la infelice storia al direttore di questo baraccone la nostra storia.
Niente di nuovo sotto il sole, ma questi hanno veramente il potere di scatenare in me un tale ribollore di sangue misto a incazzatura mai svanita che neanche il dolore ai denti (l'ipersensibilità è tornata più  che mai in vita) mi fa tacere
Non ho più voglia di essere presa per i fondelli, siamo stati troppi generosi - a posteriori dopo due anni dal rientro - a non denunciare il caso alla CAI ma a differenza di quel gruppo di 30 coppie in Kirgikistan - eravamo soli e non avremmo certo ottenuto quanto di nostra spettanza.
Oggi credo di aver elaborato il lutto, ma anche no, proprio no, nessun lutto - giusto per usare il linguaggio degli psicologi - è stato elaborato se non la consapevolezza di dover vivere la nostra vita senza figli.
Vi linko la nostra storia.
http://blog.libero.it/anonimus/9378003.html
Sogni d'oro

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