È ufficiale: alle 22 di questa sera è in vigore il secondo lock down dell’anno che vede in testa di chiusure piemonte Lombardia Veneto Campania e un’altra regione che non ricordo.
Ma non abbiamo imparato niente da marzo ad oggi se siamo di nuovo punto a capo con un numero di contagi che oggi tocca quota 35000. Ma siamo italiani anarchici e ce ne fottiamo allegramente delle regole del rispetto e di tutto quanto non faccia al nostro personale benessere, quindi eccoci ancora in Smart working, confinati nei limiti comunali e chiuse le regioni rosse, punto. Ma andrà tutto bene. Strano oggi non l’ho visto scritto ancora da nessuna parte, forse non ci si crede poi così tanto.
Di cose comunque brutte ne sono successe senza che il COVID 19 si impegnasse troppo: un femore rotto per una caduta da una bici da corsa, l’emozione di un intervento in solitaria con assistente solo di persone specializzate e nessun familiare intorno perché il COVID non ammette intrusi. Poi mettici anche la programmazione di un intervento ad una gamba per rimozione di un fibrolipoma che cresce comodamente tra un muscolo e l’altro ma cosa vuoi ora c’è il COVID e se ne parlerà per gennaio.
Poi succede che il quadro cardiovascolare già compromesso per i suoi 34 anni di cuci e toppa all’improvviso decida di essere quasi arrivato ad ascoltare il canto 🎵 del cigno 🦢 e così ti ritrovi a sperimentare nuovamente la solitudine e il caos di un pronto soccorso ai tempi COVID 😷 sperando nella negatività di un tampone e così sei in terapia intensiva a sperimentare un nuovo farmaco sperando che dia una botta di vita al tuo cuore 💔 stancamente provato.
Ecco così ha inizio una seconda epoca e speri di uscirne vivo, solo questo e per ora mi pare sia davvero una grande aspettativa ma dentro sei vuoto come il buco di una ciambella 🍩